Si parla della possibilità di classi all’aperto per settembre e all’aperto rimanere per troppo tempo seduti ai banchi può essere ancor più difficile che nelle nostre classi.

Ecco un metodo per ripassare le materie di studio più disparate, ma mi sembra che le più appropriate siano la geografia e la storia, ma anche la grammatica per ripassare complementi o proposizioni in modo dinamico e divertente. È un modo questo per ripassare tutti quegli aspetti nozionistici (date, capitali, ecc.) importanti in queste materie, ma che a volte si fa fatica a far imparare con un metodo divertente ed efficace.

Le regole

Il gioco di base è quello del “pistolero”, noto a molti. I bambini si mettono in cerchio e uno di loro sta al centro ed è lo sceriffo che cammina per la città scrutando gli altri con fare guardingo e attento. Nel gioco di base, lo sceriffo con le mani a pistola indica un compagno e urla “PEM!”. A questo punto il ragazzo indicato si abbassa per schivare il colpo e quello alla sua destra e alla sua sinistra devono a loro volta indicarsi e urlare “PEM!” per spararsi un colpo. Il primo che spara, vince. Se quello al centro, distratto, non si abbassa, viene colpito e perde, rendendo inutile il duello fra i due ai suoi fianchi. Chi perde , si siede ed è escluso dal gioco. La finale è un duello in piena regola. I due contendenti si dispongono dandosi le spalle, mantenendo le distanze ovviamente, e l’arbitro fa un elenco di oggetti. A ogni oggetto nominato i contendenti fanno un passo avanti. Quando tra gli oggetti c’è un intruso (ad es. “elenco di mammiferi” dice “canarino” oppure “Stati dell’Asia” dice “Angola”) i contendenti si voltano e fanno partire il loro colpo “PEM!”. Il primo che spara è “Il pistolero” e, se vuole, assume il ruolo di sceriffo nella partita successiva

Ma cosa cambia?

Ma se essere “Il pistolero” è solo questione di riflessi, per essere “El parolero” ci vuole attenzione, studio, memoria oltre che rapidità. Lo sceriffo della città del Parolero non si limita a far partire colpi dalla sua rivoltella, ma mette in difficoltà i suoi concittadini con domande argute a cui dare risposte rapide tipo “La capitale del Laos?” o “l’anno della battaglia di Lepanto?” o ancora “Nella frase “Giovanni si gratta l’orecchio” che complemento è “l’orecchio”?”
Per alcui queste domande possono essere più spaventose di una pallottola, ma lo sceriffo è così!
Il primo bambino indicato si deve comunque abbassare, ma i due al suo fianco dovranno “spararsi” la risposta. Chi indovina per primo è salvo, l’altro è eliminato. Se entrambi sbagliano o non conoscono la risposta, il nostro sceriffo avrà eliminato due furfanti asinelli in un colpo solo. La finale può essere fatta esattamente come nella modalità base del gioco, scegliendo un elenco qualunque tra quelli proposti nei programmi didattici.

Chi sarà “El parolero”? Chi prenderà il posto dello sceriffo nella prossima partita?