Intervistiamo Gionata Pensieri fondatore di apassolento.com

 

Ciao Gionata, ti abbiamo scelto come nostra guida nelle escursioni “esci il sabato” vorremmo sapere da dove nasce questa tua passione?

Ho iniziato a fare escursioni al seguito della mia famiglia, da piccolissimo. Ero bambino e non posso dire che mi piacesse: la sveglia all’alba, la fatica soprattutto in salita, camminare dietro a chi aveva un passo completamente diverso dal mio… la sosta per il pranzo era il momento più atteso della giornata, se non l’unico; ma arrivava sempre troppo tardi.

Ho iniziato ad amare la montagna da adolescente al seguito di tanti coetanei sotto le cure di accompagnatori Cai, ma ancora di più negli anni del liceo, quando ho scoperto che alcuni compagni di scuola il sabato sera si organizzavano per trovarsi la mattina seguente.

Abbiamo iniziato ad uscire assieme tutte le settimane, e abbiamo smesso di farlo solo dopo quei crocevia della vita che portano su strade diverse: lavoro, case, mogli, figli… le poche volte che ancora oggi riusciamo a trovarci, la sera prima fatico però ancora a prender sonno, l’emozione che precede l’escursione è la stessa di quando più di 20 anni fa ci davamo appuntamento per il giorno seguente, all’alba.

Secondo te per quali motivi queste uscite potrebbero piacere ad un adolescente?

Camminare è un “portare fuori”, in tutti i significati che si possono attribuire a queste parole.

C’è molto più del semplice stare all’aria aperta, del sentiero: ci si “porta fuori” fisicamente ed emotivamente. Camminando si allontana lo stress, la settimana pesante resta alle spalle. Se poi si cammina con altri il percorso è lo stesso, in un moto di condivisione scandito da passi e respiro che invita al costruire relazioni. Il sudore scioglie le maschere, la fatica mostra se stessi, l’escursionismo mette a nudo e permette a tutti di esprimersi e di avere un proprio ruolo, un ruolo sempre importante nell’economia di un gruppo. E’ questa la vera magia dell’escursionismo. Non è sport; è anche sport, ma non deve o dovrebbe essere ridotto a solo questo. E’ anche e soprattutto emozioni, condivisione, supporto… e poi c’è l’avventura, quelle avventure che così grandi si possono vivere solo da adolescenti. Ecco sì, l’escursionismo è questo, adolescenza, un momento in cui tutto è -issimo: le emozioni, la fatica, le amicizie, il divertimento.

Oltre a questo non so. E’ sia il motivo per cui mi piace così tanto sia quello per cui potrebbe piacere ad un adolescente, è il mio modo di vivere l’escursionismo, quello tra i tanti che mi è piaciuto di più: quello fatto con semplicità.

Che consiglio daresti a chi si avvicina la prima volta all’escursionismo?

Un consiglio a chi si avvicina per la prima volta ad un’escursione? Prima di tutto respira. Sì, sappi che si farà fatica ma di questo non preoccuparti perché ce la farai. Comprati un paio di scarpe da trekking, provale, e se i tuoi piedi hanno un dubbio scartale e provane un altro paio. Quando avrai le tue scarpe da trek sfoggiale, con orgoglio, ma non dimenticare che dopo aver camminato mettere le ciabatte ai piedi è una figata indescrivibile. Ti servono poi uno zaino, va bene anche quello di scuola, pranzo, acqua, una felpa, un k-way, due magliette di ricambio, al minimo ne userai una sola, mettile in una busta. Ora fa colazione e sei pronto.

Allora si parte! Ma se hai ancora qualche dubbio leggi le nostre FAQ

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